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| Sophia rise ancora, divertita, e con un saltino cadde seduta sull'erba, vicino a quel ragazzo così carino che aveva detto di chiamarsi Kaito. Nel sedersi però pestò un fiorellino, che infastidito squittì "Ehy, fai più attenzione bambina!". Lei rivolse nuovamente la sua attenzione ai due ragazzi. La nuova arrivata era di una bellezza spettacolare... sembrava una delle sue bambole di porcellana! "Beh, resta un po' qui con noi! Io so la strada per tornare indietro, non ti preoccupare!" le disse gentilmente, dopo averla sentita dire di essersi persa. Anche Kaito era bellissimo. Notò che prima era arrossito, forse per l'imbarazzo di esser stato visto mentre rotolava nel prato. "Beh, io mi chiamo Sophia. Sono capitata in questo posto grazie ad uno specchio... come anche voi penso, no?" sorrise dolcemente, e si dondolò un po' avanti e indietro, con un fare da bambina "Abitavo in Francia prima. Adesso sto al collegio di Alice, con la mia compagna di stanza... Theresa, la conoscete?".
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